Nella recensione del precedente gaming mouse di Razer, avevamo visto come l’aggiornamento dal DeathAdder avesse riguardato:
- da una parte, le componenti interne;
- dall’altra parte, l’esperienza complessiva di gioco.
Al contrario, l’estetica era rimasta pressoché invariata.
Ecco, si può fare un discorso simile per il Razer DeathAdder V2. Il nuovo modello, infatti, è tanto rinnovato nella qualità complessiva quanto identico nel design.
Scopriamolo insieme nella recensione completa! 😉
Pro:
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Rinnovato nel sensore, nel comfort e nelle prestazioni
- Controllo totale con il software Razer Synapse
- Profili di gioco anche sulla memoria del mouse
Contro:
- Dotazione essenziale
- Solo per destrimani
- Ancora non perfetto per i videogame MMO
Per i videogamer, Razer è uno dei brand più interessanti nel settore delle periferiche ad alte prestazioni. Ma non solo.
L’azienda statunitense è in grado di offrire prodotti con un elevato rapporto qualità/prezzo, come ti accorgerai per questo DeathAdder V2. 🙂
Lungi dall’essere un semplice rebranding, il modello si inserisce a pieno titolo nella lista dei migliori mouse da gaming.
Potrai scoprire se questo mouse fa al caso tuo, come avvenuto per gamer professionisti come Faker, nel corso dell’articolo.
Intanto, puoi già dare un’occhiata ai suoi vantaggi e al costo nella pagina Amazon del Razer DeathAdder V2. 😉
Contenuti dell'articolo
Ergonomia e design
Guardando il DeathAdder V2 di Razer saltano subito all’occhio due elementi:
- per un verso, la sua estetica cambia praticamente in nulla quella dei precedenti modelli;
- per l’altro verso, è facile riconoscerlo perché si distingue dalla maggioranza degli altri mouse da gaming.
Il design è molto sobrio, un aspetto che limita al minimo le distrazioni e che esalta al massimo la funzione a discapito della forma.
Le dimensioni sono 127 x 61 x 42 mm, mentre il peso è di soli 82 grammi. Razer ha voluto rendere questo modello leggero e ideale per offrire il massimo del comfort:
- per le mani di tutte le dimensioni, grazie allo spazio per il grip di 65 mm;
- per tutti i tipi di grip, soprattutti palm grip e claw grip.
A questo proposito, puoi scoprire tutte le caratteristiche utili nella guida su come scegliere un mouse da gaming! 😉
La presenza di gommature sui lati e in basso permette, rispettivamente, di migliorare la presa e aumentare lo scorrimento sul tappetino.
Sulla parte superiore, poi, trova spazio l’illuminazione Chroma. Presente ma mai fastidiosa, tradisce l’anima gaming del Razer DeathAdder V2 senza rinunciare alla sobrietà.
Completano il quadro ben 8 tasti personalizzabili grazie al software Razer Synapse: te lo mostrerò più avanti nella recensione!
Unico neo, il mouse è soltanto per destrimani. Si tratta di una scelta comune del settore, ma alcune aziende come Logitech hanno ovviato rendendo i loro modelli usabili da tutti, come avviene con il Logitech G903 Lightspeed.
Contenuto della scatola
Poco da dire su questo versante: la dotazione pensata da Razer per il modello è davvero essenziale.
Se ci pensi, considerato il rapporto qualità/prezzo non potrebbe essere altrimenti.
All’interno della confezione di vendita, infatti, troverai soltanto:
- Razer DeathAdder V2, gaming mouse;
- manuale per l’installazione.
Non c’è traccia degli accessori che puoi trovare in altri mouse, ma non è comunque un difetto enorme. 🙂
Sensore e prestazioni
Eccoci alla parte su cui Razer ha concentrato le maggiori innovazioni rispetto al DeathAdder Elite.
A sostituire il buon Pixart, infatti, è arrivato il nuovo sensore Focus+. Fra le varie novità, sarà in grado di offrire:
- sensibilità scalabile fino a 20000 DPI, ovvero dots per inch;
- velocità di tracciamento di 650 IPS o inches per second;
- precisione del 99,6% su qualsiasi superficie di utilizzo e risoluzione di gioco.
Anche i due tasti principali sono stati rinnovati. Si tratta dei nuovi Razer Optical Switches, con una risposta di 0,2 millisecondi e testati per almeno 70 milioni di click.
Una cifra così alta non è facilmente comprensibile, ma se consideri una media di 3500 click al giorno in usi da gaming, arriveresti a più di 60 anni di durata.
Certo, un valore del genere non considera la polvere che si accumula né altri possibili imprevisti, ma già così puoi capire la qualità dei due tasti. 😉
Insomma, il Razer DeathAdder V2 sarà perfetto per le normali attività quotidiane, ma diventa ideale per l’utilizzo in-game.
Le caratteristiche che abbiamo appena visto, infatti si traducono in un aumento della precisione e una maggiore silenziosità.
Gli switch ottici sono poi la ciliegina sulla torta: a regolare lo schiacciamento, e ridurre il tempo di risposta, è un sensore laser che limita anche le vibrazioni. 😉
Ottime notizie anche dal punto di vista del cavo, lo SpeedFlex che Razer ha già introdotto nei modelli di fascia più alta. Lungo 2,1 m, rende questo mouse ideale anche per chi non vuole ancora passare alle alternative wireless.
Software Razer Synapse
Più che una semplice interfaccia per la gestione del mouse, Razer Synapse è un vero e pannello di controllo. 🙂
Completo e semplice da utilizzare, una volta installato ti permetterà di:
- impostare l’illuminazione Razer Chroma RGB sul mouse, con effetti che possono anche adattarsi automaticamente ai videogame compatibili con la tecnologia;
- calibrare la sensibilità del DeathAdder V2 per ottimizzare le prestazioni su qualsiasi tipologia di tappetino;
- modificare i cinque livelli di sensibilità e regolare il polling rate, ovvero la frequenza con cui il mouse comunica al PC la sua posizione;
- assegnare delle azioni ai pulsanti fisici;
- creare, gestire e salvare i profili di gioco.
In particolare, su quest’ultimo punto Razer ha davvero fatto il massimo. Infatti, potrai creare tutti i profili che vorrai e salvarli sul cloud proprietario, ma non solo.
Oltre a questo, sarà possibile anche salvare fino a 5 profili di gioco direttamente sulla memoria del mouse. Sì, il Razer DeathAdder V2 ha una memoria interna. 🙂
Per scegliere quello che preferisci, potrai utilizzare uno degli otto pulsanti presenti sul modello.
Gli altri sette funzionano allo stesso modo che nella versione Elite del DeathAdder, tranne che per la tecnologia HyperShift, grazie alla quale passare da una funzione all’altra sul medesimo pulsante.
Benché questo aspetto non renda il mouse ideale per i videogiochi MMO, è un’aggiunta che ho gradito molto perché gli dà una maggiore versatilità. 😉
Conclusioni
Pur in una scocca identica alla versione precedente, il Razer DeathAdder V2 è riuscito nel compito di rinnovare tutto il suo comparto tecnico e prestazionale.
Un nuovo sensore e dei nuovi switch, uniti alle maggiori possibilità offerte dal software Synapse e all’ottima ergonomia, rendono il modello un vero best buy della categoria.
Magari non è un mouse senza compromessi, come avviene per le alternative top di gamma, ma è sicuramente uno dei migliori per rapporto qualità/prezzo.
Per scoprire quali sono i suoi rivali, da qui potrai dare un’occhiata alla lista dei migliori mouse da gaming! 😉