La parola bit rappresenta l’unione fra le parole binary digit, ossia cifra binaria, e costituisce la più piccola unità di informazione elettronica.
Dal momento che il bit è ormai alla base della nostra vita digitale, vale la pena approfondire cos’è davvero e a cosa serve.
Inoltre, qual è la differenza fra bit e byte? Quali sono i multipli del bit e quelli del byte e come vengono impiegati?
Scoprilo scorrendo in basso! 😉

Cos’è il bit e a cosa serve?
Quando si dice che il bit è la più piccola unità dell’informatica, si fa riferimento al fatto che esso rappresenta lo stato di 0 o 1 dell’informazione elettronica.
Come abbiamo visto nel caso del funzionamento di un SSD, per capire cos’è il bit puoi immaginare un interruttore. A seconda che sia spento o acceso, può rappresentare i due valori di un sistema numerico binario, ossia 0 o 1.
Il bit è uno di questi due stati. 😉
Dal momento che i computer e, in genere, le macchine elettroniche utilizzano il codice binario per comunicare, il bit è la base di tutta l’elaborazione digitale delle informazioni.
Qual è la differenza fra bit e byte?
Il bit può anche essere inteso, in senso figurativo, come il contenitore più piccolo in cui può essere immagazzinata l’informazione più semplice:
- acceso o spento;
- on o off;
- vero o falso.
Queste definizioni si equivalgono, perché conta esclusivamente lo stato di 1 o 0 assunto dal bit.
Per ragioni di praticità, tuttavia, i bit vengono raggruppati in sequenze di bit: la più utilizzata è la sequenza di 8 bit, chiamata byte.
Se consideri che ciascuno dei bit può assumere due stati, allora un byte potrà assumere 256 possibili valori, ossia due elevato a otto. 😉
Multipli del bit
La differenza fra bit e byte ci porta al modo in cui entrambi vengono utilizzati nei diversi contesti informatici. Prima di vedere quali sono, diamo uno sguardo ai vari multipli.
Nel caso dei bit, abbiamo:
- Kilobit (Kbit o Kb), ossia mille bit;
- Megabit (Mbit o Mb), ossia un milione di bit;
- Gigabit (Gbit o Gb), ossia un miliardo di bit;
- Terabit (Tbit o Tb), ossia mille miliardi di bit.
E così via. I multipli del bit sono utilizzati nel campo delle reti. Quando si dice che una connessione assicura una velocità fino a 100 Mega o Mbps, come nel caso di una VDSL, si intendono sempre Megabit.
Quando vedi una misura del genere, per avere il corrispondente in byte dovrai dividerla per otto.
Insomma: se la tua connessione è di 100 Mb, vuol dire che potrai scaricare file fino a 12,5 MB, e così via. Avrai notato inoltre che, per i multipli del bit, l’abbreviazione è sempre con la b minuscola. 😉
Multipli del byte
E per quanto riguarda i multipli del byte? Essi sono:
- Kilobyte (KB), mille byte;
- Megabyte (MB), un milione di byte;
- Gigabyte (GB), un miliardo di byte;
- Terabyte (TB), mille miliardi di byte.
E così via. Puoi trovare i multipli dei byte in tantissime applicazioni diverse. Dalla memoria RAM del PC e della scheda video, alla capienza di Hard Disk e SSD, e così via.
Il moderno concetto informatico di memorizzazione è praticamente diventato sinonimo del byte e dei suoi multipli.
Quando infatti oggi pensiamo a dei supporti informatici, lo facciamo in Gigabyte o Terabyte. Per farti un esempio, la stessa misura dell’affidabilità degli SSD è quella dei TBW, ossia i TeraBytes Written. 😉
Il problema è che la diffusione del byte ha reso di nicchia i multipli del bit. Di conseguenza, quando fai un abbonamento a Internet con un ISP o acquisti un router, potresti confondere gli uni con gli altri.
Per distinguerli, basta ricordare che i multipli del byte si indicano con la B maiuscola.
Conclusioni
Il bit è la base dell’informatica, e non soltanto perché è la base di un sistema binario.
Oltre a questo, il bit è fondamentale proprio a livello concettuale, dal momento che lo stato di 0 e quello di 1 hanno permesso di creare l’informazione elettronica.
Certo, nella loro evoluzione il bit e il byte indicano adesso soprattutto la capienza di un supporto di memoria o la velocità di download di una rete.
Ma sono sempre lì, alla base di qualsiasi cosa che fai con il computer. 😉