PDF è un acronimo che sta per Portable Document Format, espressione traducibile in italiano come “formato documento portatile”.
Si tratta di uno dei formati di file più diffusi in assoluto per via dei suoi vantaggi e delle sue caratteristiche.
Ma cosa significa di preciso? E perché il formato PDF è così utilizzato? Quanti tipi ne esistono? Scopriamolo insieme! 😉
Cos’è il formato PDF?
Utilizzato per documenti, articoli scientifici, guide, manuali di istruzioni per dispositivi elettronici, e così via, il formato PDF è senza dubbio uno dei più diffusi al mondo.
Se il suo stesso nome significa “formato documento portatile”, resta da chiarire quali siano le ragioni che lo hanno reso così apprezzato.
E il segreto riguarda la formattazione.
I file PDF infatti possono essere aperti e visualizzati su un qualsiasi dispositivo e mediante un qualsiasi sistema operativo, senza perdere la formattazione originale.
Immagina di aver scritto un testo su un programma di scrittura, come Microsoft Word o Google Docs.
Il risultato finale può variare a seconda del formato in cui lo salvi, del dispositivo in cui lo visualizzi, del sistema operativo che usi.
Quante volte avevi sistemato una tabella alla perfezione, per poi vedere che la sua formattazione non corrisponde a quella iniziale? Per non parlare delle immagini.
Ecco, il formato PDF permette di risolvere a monte questo problema, rendendo i file universali. E non si tratta degli unici vantaggi, dal momento che il PDF è indicato per:
- migliore conservazione dei documenti nel tempo, perché i file non risentono delle diverse versioni e rimangono immutabili;
- maggiore sicurezza, per via della possibilità di proteggere i file PDF con una password, limitandone così la modifica o la copia;
- facilità di condivisione, grazie alla grande compatibilità del formato con programmi e stampanti, sistemi operativi e browser.
Ad oggi, insomma, il formato PDF è di fatto diventato lo standard per la condivisione dei documenti digitali.
E ciò nonostante alcuni limiti come la scarsa possibilità di modifica o il peso maggiore rispetto ai normali file di testo.
Principali tipi di PDF
Non c’è un solo tipo di formato PDF. Ne esistono diversi che, pur mantenendo la struttura base di un file PDF, sono ottimizzati per utilizzi e scopi diversi.
Forse ne hai già sentito parlare, ma ecco quali sono i principali:
- PDF/A. Si tratta del PDF pensato per l’archiviazione, ossia per essere visualizzato in modo corretto anche in futuro, a prescindere dai software o dai sistemi operativi utilizzati.
- PDF/X. Si tratta del PDF pensato per lo scambio e la stampa, mediante la definizione di standard precisi per la gestione dei colori e del font impiegati.
- PDF/VT. Si tratta del PDF pensato per la stampa variabile, e permette la creazione di versioni diverse dello stesso documento in base ai dati variabili disponibili.
- PDF/UA. Si tratta del PDF pensato per l’accessibilità, con lo scopo di rendere i documenti accessibili a persone con disabilità visive, grazie alle informazioni accessorie integrate all’interno.
Esistono poi PDF pensati per l’archiviazione a lungo termine dei documenti tecnici, o ancora per la visualizzazione dei modelli tridimensionali. Altri invece permettono la compilazione di moduli e quindi diventano interattivi. 😉
Conclusioni
Come hai visto, la parola chiave quando si parla di PDF è “versatilità”. 🙂
Sviluppato da Adobe e introdotto nel 1993, il formato PDF ha infatti permesso di abbattere i muri fra i diversi dispositivi, programmi e sistemi operativi. Fino a diventare lo standard nella visualizzazione e nello scambio di documenti digitali.
Per qualsiasi dubbio, scrivi pure un commento qui sotto.
Se invece hai ancora delle curiosità, sapevi che i file PDF sono supportati anche dai migliori ebook reader con opzioni di annotazione ed evidenziazione? 😉