Più che in passato, oggi la scelta del monitor perfetto per te dipende dalle tue esigenze e dall’uso che ne farai.
Infatti, anche una ricerca veloce ti mette davanti tantissimi modelli che spesso sembrano troppo simili fra loro.
Per farti un’idea, dovrai almeno capire se lo schermo ti servirà per il videogaming, il normale utilizzo casalingo o l’utilizzo professionale per fare grafica.
Nell’ultimo caso, ci sono alcuni parametri a cui prestare una particolare attenzione:
- grandezza del pannello;
- resa dei colori;
- risoluzione nativa.
Da questo punto di vista, un monitor molto interessante è il BenQ PD2700U. Si tratta di un modello che, sulla carta, è capace di gestire al meglio il photo editing, il video editing e in generale i lavori di grafica.
Per sapere se fa al caso tuo, scorri in basso e leggi la recensione completa! 😉
Pro:
- Ottima qualità visiva e cromatica
- Supporta il 100% dello spazio sRGB
- Grande connettività
- Software e funzionalità utilissime
- Esteticamente un gioiellino
Contro:
- Il prezzo è relativamente alto
- Possibile qualche problema di scaling
Anche se produce diverse tipologie di dispositivi, i monitor per PC hanno reso BenQ una realtà molto conosciuta fra gli appassionati e non.
Oltre alla serie ZOWIE dedicata al mondo del gaming, l’azienda di Taipei ha sviluppato la serie PD, che identifica appunto i display per l’uso professionale.
Un esempio di questo approccio è senza dubbio il BenQ PD2700U, un monitor IPS da 27 pollici e con risoluzione 4K.
Vedremo nel corso della recensione se le promesse delle specifiche tecniche sono state rispettate.
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Contenuti dell'articolo
Design e connessioni
Dal punto di vista dell’estetica, il modello di BenQ è pensato per risaltare sia in un negozio fisico che in uno store online. In mezzo a tanti monitor che sembrano uguali, te ne troverai davanti uno:
- con i bordi sottilissimi, a parte quello inferiore;
- con un design professionale, dove emerge il cerchio utile a gestire i cavi;
- che presenta una finitura opaca della scocca e del pannello.
Insomma, il BenQ PD2700U può anche diventare un bell’oggetto di design, soprattutto se a casa o in ufficio apprezzi questo stile. 🙂
La parte anteriore è molto sobria, e si notano a stento i pulsanti del menu OSD sulla costina in basso a destra. Ti saranno utili a regolare le varie impostazioni del display, come la luminosità.
Nella parte posteriore troverai, invece, un tripudio di ingressi e porte, per una versatilità di connessioni che non ho mai visto su un monitor da 27 pollici:
- una porta HDMI 2.0;
- due DisplayPort 1.4, di cui una con form factor Mini;
- una DisplayPort Out, per collegare direttamente altri schermi senza dover utilizzare le porte del PC;
- quattro porte USB 3.0 OUT, in formato Tipo A;
- due porte USB 3.0 IN in formato Tipo B.
- un ingresso jack OUT da 3,5 mm.
In particolare quest’ultimo prende il segnale dal cavo HDMI o DisplayPort, come anche i due speaker da 2 W situati sul retro del monitor.
La qualità non è fantastica ma fa il suo, sebbene anche un semplice impianto 2.0 o 2.1 saprebbe fare di meglio. 🙂
Unito lato negativo: gli ingressi sono tutti verso il basso, aspetto che non facilita di certo l’inserimento dei cavi.
Il PD2700U di BenQ ha una grande versatilità anche per quanto riguarda il posizionamento dello schermo. In pratica, si conferma un modello che sa adattarsi a tutte le condizioni d’uso.
Infatti potrai:
- regolare l’altezza fino a un massimo di 14 cm, grazie alla base;
- inclinarlo sull’asse verticale da -5 a 20 gradi;
- ruotarlo lateralmente di 45 gradi sia verso sinistra che verso destra;
- ruotarlo di 90 gradi per metterlo in verticale.
A questo si aggiunge anche la compatibilità per VESA 100 x 100. 😉
Contenuto della confezione
Vista l’abbondanza di possibilità offerte dal BenQ PD2700U già dal punto di vista del design e della funzionalità estetica, è lecito aspettarsi una dotazione all’altezza.
E in effetti BenQ non delude. All’interno della confezione troverai:
- BenQ PD2700U, monitor IPS 4K;
- la base;
- l’asta verticale di collegamento;
- un cavo HDMI 2.0;
- due cavi DisplayPort, di cui uno in versione Mini;
- un cavo USB 3.0;
- un cavo di alimentazione.
Software e features
Se già all’esterno il PD2700U di BenQ dimostra un’attenzione e una cura che mi piacerebbe vedere in tantissimi altri modelli, anche a livello di funzionalità c’è tantissimo da dire.
Fulcro di gran parte di queste è il menu OSD, al quale potrai accedere dai tasti in basso a destra del pannello. Da lì potrai attivare:
- la modalità CAD/CAM, che aumentando il contrasto rende più semplice lavorare con immagini o video dove hai bisogno di mettere in evidenza i piccoli dettagli;
- la funzionalità DualView, utilissima perché ti servirà a visualizzare due tipologie di colore in contemporanea (per esempio, sRGB e Rec. 709);
- la modalità Darkroom, che regola la luminosità per ottimizzare la visualizzazione dei dettagli in ambienti bui.
A queste si aggiungono anche le tecnologie Eye-Care sviluppate da BenQ per i suoi monitor, come abbiamo già visto nel BenQ GW2480:
- Flicker-Free, che riduce l’affaticamento degli occhi eliminando il rischio di eccessivi sfarfallii del monitor;
- Brightness Intelligence, che rileva la luce esterna e adatta l’immagine per non affaticare la vista.
Prestazioni del BenQ PD2700U 4K
Iniziando a parlare delle performance di questo modello, può quasi sembrare che tutto il resto faccia da contorno.
Infatti, confezionato come ottimo oggetto di design – bello e funzionale – e corredato con degli ottimi software per l’utilizzo professionale, il BenQ PD2700U offre anche delle ottime prestazioni.
Lo schermo da 27 pollici, circa 69 cm, è perfetto per far risaltare i dettagli con la risoluzione Ultra HD da 3840 x 2160 pixel.
Il pannello è un IPS LED di buona fattura. Certo, non avrà la profondità dei neri di un OLED ma per questa fascia di prezzo è probabilmente fra i migliori mai visti.
Delle sue caratteristiche, ti saranno senza dubbio utili:
- l’angolo di visione di quasi 180°;
- la luminosità di 350 nit, indispensabile per lo standard HDR10;
- la gamma cromatica, con il supporto al 100% dello spazio sRGB e Rec. 709.
In particolare, quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza quando utilizzi il monitor per lavori di editing per foto e video. Grazie al PD2700U potrai lavorare con uno schermo i cui i colori che appaiono sono fedeli e, soprattutto, corretti.
Infatti, quando lo spettro sRGB è supportato in parte, il monitor adatta i colori con quelli che supportati. In questo modo, si produce una distorsione che – per quanto minima – può comunque comportare una resa non fedele. 😉
Conclusioni
Come avrai notato leggendo la recensione, il BenQ PD2700U è un monitor perfetto se lavori con la grafica, le foto e i video.
Ovviamente, se la cava benissimo anche con i contenuti multimediali in generale e con il gaming. Per quest’ultimo però non ti consiglio un 4K, o almeno non ancora.
Data la potenza richiesta dalla tua CPU e GPU, non avresti risultati apprezzabili: in questi casi, meglio un modello 2K.
Per il resto, la proposta di BenQ offre un’altissima qualità pur mantenendo umano il costo complessivo, e questo è senza dubbio il vantaggio principale. 😉
Se vuoi farti un’idea degli altri modelli disponibili sui vari store Internet, dai un’occhiata alla lista dei migliori monitor 4K!