Quando assembli un computer, che sia una normale configurazione o un sistema pensato per il gaming, l’installazione finisce con il sistema operativo.
Ogni PC ha bisogno di questo software per poter dialogare con le componenti hardware e interfacciarsi con te in quanto utente.
Di norma, in un computer si installa un solo sistema operativo: è sufficiente per la grandissima maggioranza delle operazioni. 😉
Eppure, a volte non basta: magari vuoi fare dei test o ci sono applicazioni non compatibili con il tuo sistema operativo, e così via.
Cosa fare in questi casi?
La risposta è semplice e consiste nel fare un dual boot, ossia nell’avere un PC in cui installi non uno bensì due sistemi operativi.
Vediamo allora come fare dual boot in modo semplice ed esaustivo, passo dopo passo! 😉
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Contenuti dell'articolo
Cos’è il dual boot e perché farlo
Prima di capire come fare dual boot in un computer con Windows, vedremo meglio di cosa parliamo quando parliamo di dual boot e quali sono le ragioni per farlo.
Letteralmente, nel gergo informatico dual boot significa “doppio avvio”, e si riferisce ad una configurazione avanzata che permette di installare due o più sistemi operativi sullo stesso computer.
Al momento dell’avvio, puoi quindi decidere quale sistema avviare e quindi quale sistema utilizzare. 😉
Da questo punto di vista, è come avere un computer con due diverse anime che condividono soltanto l’hardware utilizzato e poche altre risorse.
Come puoi immaginare, si tratta di una procedura che ha le sue utilità ma che, allo stesso tempo, è più indicata per:
- testare applicazioni su piattaforme diverse, per esempio Windows e Linux;
- utilizzare software compatibili con determinati sistemi operativi;
- separare le esigenze lavorative e di svago senza cambiare computer;
- provare nuovi sistemi operativi senza rinunciare a quello principale;
- utilizzare un sistema di backup per dati importanti.
Come vedi, le ragioni sono diverse ma possono essere condensate in una sola: fare un dual boot serve per avere più margine di manovra nell’uso della tua configurazione.
Ora, è ovvio che una soluzione ideale sarebbe quella di avere tanti PC quanti sono i sistemi operativi che intendi installare.
Ma non sempre si tratta di un metodo applicabile facilmente, per motivi economici e non solo. Diventa quindi utile capire come fare il dual boot e installare più sistemi operativi nello stesso computer. 😉
Come fare dual boot
Per capire come fare dual boot, è innanzitutto necessario chiarire che, pur non trattandosi di un’operazione estremamente complessa, non è così semplice come installare un’applicazione.
Dovrai seguire alla lettera i prossimi step così da evitare il rischio di perdere i tuoi dati o anche peggio.
Detto questo, ecco quali sono le operazioni:
- Creare un backup dei dati
- Scaricare il sistema operativo da installare
- Creare il disco di avvio
- Creare una partizione
- Cambiare ordine di boot
- Installare il sistema operativo
- Ripristinare l’ordine di avvio
Vediamole in dettaglio! 😉
#1 Creare un backup dei dati
La prima operazione da fare per effettuare un dual boot consiste nel creare un backup dei dati che hai sul computer.
Infatti, è sempre meglio proteggere i tuoi file da qualsiasi imprevisto durante la procedura, utilizzando diversi metodi:
- strumento di backup di Windows;
- due o più Hard Disk interni, magri configurati in RAID;
- un NAS di rete;
- un Hard Disk esterno o un SSD esterno.
Personalmente ti consiglio un supporto di memoria esterno al computer o addirittura un NAS, di gran lunga la soluzione più sicura. 😉
#2 Scaricare il sistema operativo da installare
Una volta salvati i tuoi dati, puoi pensare al nuovo sistema operativo da installare sotto forma di disco di avvio.
Anche in questo caso potrai servirti di un supporto di memoria esterno, per esempio una chiavetta USB con poche decine di GB di storage interno. 😉
Dovrai quindi:
- decidere quale sistema operativo installare per il dual boot;
- recarti sul sito ufficiale;
- scaricare l’immagine ISO da installare sulla chiavetta.
In particolare, l’immagine ISO è necessaria perché l’installazione del nuovo sistema operativo non avverrà dal vecchio sistema operativo.
Al contrario, sarà necessario creare un supporto avviabile.
#3 Creare il disco di avvio
Creare un disco di avvio vuol dire rendere il supporto esterno utile per l’installazione di un sistema operativo direttamente dal BIOS.
Si tratta di un’operazione che si fa quando non hai ancora installato alcun sistema operativo o quando, come in questo caso, vuoi fare un dual boot.
I modi per creare un disco di avvio sono diversi e impiegano strumenti di Windows o software esterni, come Rufus.
Nel primo caso dovrai utilizzare il comando Diskpart e quindi il prompt dei comandi o anche Windows PowerShell.
Questa modalità non è semplicissima, perché presuppone una certa familiarità con i comandi testuali del sistema operativo di Microsoft. Allo stesso tempo, è perfetta se non vuoi o non puoi installare software di terze parti.
In caso contrario, puoi sempre contare su Rufus, WinUSB o UNetbootin. Ciascuno con le proprie differenze, consentono di creare il disco di avvio in modo semplice e veloce.
Per saperne di più, ti consiglio la guida su come creare una chiavetta USB avviabile, in cui troverai tutte le procedure passo dopo passo.
A tale proposito, potresti anche trovare interessante la guida su come installare Windows su un Hard Disk esterno. 😉
#4 Creare una partizione
Creando un disco di avvio sulla chiavetta USB, o su un altro supporto esterno, ci siamo portati avanti nella configurazione di un dual boot.
Adesso invece dovrai affrontare la parte più complessa, perché sarà necessario agire sulla memoria interna del computer al fine di ricavare lo spazio per il nuovo sistema operativo.
In pratica, è necessario creare una partizione da usare per la nuova installazione.
Si tratta del caso più semplice, ossia quello in cui hai a disposizione una sola memoria interna, che sia un disco rigido o uno a stato solido.
Allo stesso tempo, è anche il caso più complesso, perché richiede di:
- Entrare in Gestione disco
- Selezionare un volume
- Cliccare sulla voce “Riduci Volume”
- Impostare il numero di MB della nuova partizione
- Avviare la riduzione del volume
Considera che lo spazio necessario varia a seconda del sistema operativo che intendi installare: si va da pochi GB a diverse decine di GB.
Come ti dicevo, si tratta del caso più semplice e, allo stesso tempo, del metodo più complesso. In alternativa, puoi semplicemente formattare la seconda memoria interna e utilizzare quella.
Qui trovi un approfondimento sulla procedura per Hard Disk o per SSD. 😉
#5 Cambiare ordine di boot
Dopo aver creato il disco di avvio e una partizione pronta ad accogliere l’installazione del sistema operativo, è arrivato il momento di cambiare ordine di boot.
Cosa vuol dire?
In pratica, ad ogni avvio del computer il sistema carica i dati dal disco principale, caricando così il sistema operativo.
Adesso invece devi dire al sistema di caricare i dati dalla chiavetta USB avviabile, e puoi farlo eseguendo l’accesso nel BIOS.
La procedura può variare a seconda della scheda madre che c’è sul PC o del produttore del tuo portatile. Per esempio con Windows puoi effettuare l’accesso seguendo le impostazioni avanzate, ma esistono anche metodi più tradizionali.
Per una panoramica completa, qui trovi la guida su come entrare nel BIOS: non preoccuparti, vale anche in caso di UEFI. 😉
Una volta dentro il BIOS, dovrai andare nella sezione di boot e impostare l’ordine in cui vengono caricate le periferiche di avvio.
La prima dovrà, ovviamente, essere la chiavetta su cui hai caricato l’immagine del sistema operativo da installare.
#6 Installare il sistema operativo
Chiudi il BIOS salvando le modifiche e segui le istruzioni su schermo per installare il tuo sistema operativo. Ricorda di scegliere la partizione che hai appositamente creato per lo scopo.
Una volta terminata l’installazione, in teoria dovresti poter scegliere ad ogni avvio del computer quale sistema operativo caricare.
Windows infatti configura in automatico il boot manager, quando per esempio ne installi un’altra versione. Con Linux il discorso è diverso.
Tecnicamente, anche nel caso in cui tu abbia un computer in dual boot con Windows e Linux dovresti poter scegliere quale dei due avviare.
Se questo non succede, non disperare: dovrai soltanto ripristinare il GRUB, ossia il GRand Unified Bootloader.
Si tratta di un software in grado di capire quali sono i sistemi operativi installati nelle varie partizioni, e consente di scegliere quale caricare.
#7 Ripristinare l’ordine di avvio
Complimenti, hai finalmente configurato un dual boot sul tuo computer! 😉
Adesso non ti rimane che scollegare la chiavetta USB avviabile e tornare nel BIOS, secondo i metodi che abbiamo visto.
Da qui potrai ripristinare l’ordine di boot e, se hai due memorie diverse, scegliere quale dei due sistemi operativi debba avviarsi di default.
In caso contrario, come ti dicevo prima all’avvio del PC dovrebbe comparire una schermata in cui è possibile scegliere quale caricare. 😉
Conclusioni
Capire come fare un dual boot non è estremamente complesso, ma richiede attenzione e consapevolezza nel muoversi fra varie impostazioni e funzioni del tuo computer.
In questa guida ti ho mostrato come installare un secondo sistema operativo considerando il caso più semplice: Windows insieme a Windows.
Va da sé che l’installazione di altri sistemi operativi può avere alcune differenze, ma le operazioni sono sostanzialmente le stesse.
Quale che sia la tua esigenza, è importante avere comunque un computer con componenti all’altezza della situazione, soprattutto processori e RAM, oltre ad Hard Disk ed SSD.
Per qualsiasi dubbio o se sei alla ricerca di un consiglio, invece, scrivi un commento qui sotto: troveremo insieme la risposta! 😉