Le prestazioni di un computer, lo sai, dipendono dalla configurazione che hai scelto.
CPU, SSD, RAM, scheda video e alimentatore sono le componenti principali, in grado di influenzare direttamente cosa potrai fare con il PC e quanto sarà veloce.
Tuttavia, guardare soltanto alle componenti non dà il quadro completo.
Una parte fondamentale riguarda infatti il raffreddamento del computer. Se la tua configurazione si riscalda troppo, non solo può non funzionare come dovrebbe ma potrebbe anche causare problemi alla stabilità di tutto il sistema.
Per questa ragione, in questa guida ti mostrerò come raffreddare il PC.
Vedremo come puoi agire nei diversi casi e come portare le temperature del computer a un livello ottimale. 😉
Contenuti dell'articolo
Quando raffreddare il PC?
In linea generale, mantenere le temperature di funzionamento del tuo PC entro un certo limite dovrebbe essere un aspetto fondamentale. Il calore, che talvolta può diventare eccessivo, si genera a causa:
- delle componenti stesse;
- dell’ambiente esterno;
- dell’uso di particolari applicazioni, come i videogame.
Capire come raffreddare il PC diventa quindi importante già dalla fase di scelta delle componenti e dell’assemblaggio del computer. Qui è necessario fare attenzione:
- ai valori di TDP della CPU ed, eventualmente, al dissipatore ad aria o a liquido;
- al case e alla sua possibilità di ospitare ventole o radiatori;
- alla presenza di dissipatori per altre componenti, come SSD e VRM;
- al montaggio vero e proprio.
E se invece il surriscaldamento da evitare riguarda un computer che hai già?
In questo caso, potrebbe dipendere da un uso eccessivo della CPU da una o più applicazioni che, stressando il processore, generano maggiori temperature.
O ancora, in alternativa, un’altra causa riguarda le operazioni di overclock effettuate senza che i tuoi sistemi di raffreddamento sappiano gestirlo.
Come puoi vedere, molto dipende dall’utilizzo effettivo che fai del tuo computer. È chiaro come un PC base usato soltanto per navigare su Internet non porta a surriscaldamenti, a meno di problemi che vedremo fra poco. 🙂
Allo stesso tempo, è altrettanto chiaro come una configurazione pensata per un titolo Tripla A o per il rendering possa sperimentare più spesso alte temperature.
Come raffreddare il PC?
Per ovviare a questi problemi, dobbiamo capire come raffreddare il PC e come prevenire i futuri aumenti di temperatura. 🙂
Se alcuni consigli possono sembrare ovvi, come per esempio utilizzarlo in un ambiente fresco e ventilato, in altri casi è bene prestare maggiore attenzione ad alcuni fattori.
Nello specifico, il mio consiglio è di:
- verificare se il flusso d’aria all’interno del case è ottimale;
- pulire, laddove necessario, le ventole e i dissipatori rimuovendo la polvere accumulata;
- valutare un raffreddamento più efficace per la CPU.
In aggiunta, è importante anche monitorare le temperature raggiunte dalle varie componenti del PC.
Purtroppo, il pannello “Gestione attività” su Windows permette di tenere sotto controllo i carichi delle varie componenti, ma non permette di fare lo stesso con le temperature.
L’operazione è comunque possibile utilizzando software di terze parti come HWINFO64 o anche CPU-Z. 😉
Migliorare il flusso d’aria interno
La gestione del flusso d’aria di un case è un aspetto fondamentale sia in una configurazione esistente sia, a maggior ragione, quando assembli un nuovo PC.
Come saprai se hai già dovuto scegliere un case, sono diversi i punti in cui montare le ventole per garantire che:
- l’aria fresca possa entrare all’interno;
- l’aria calda possa uscire all’esterno.
Il concetto secondo cui alcune ventole portano aria dentro il case e altre ne permettono la fuoriuscita si chiama, appunto, flusso d’aria.
Sono quindi necessarie ventole in entrata e in uscita, ed è importante che all’interno non ci siano ostacoli.
Negli ultimi anni, da questo punto di vista, i produttori hanno iniziato a realizzare case dove i cavi vengono sistemati in una zona apposita.
In questo modo, non disturberanno il flusso d’aria, con un conseguente miglioramento delle temperature.
A tal proposito, va sfatato un mito dell’informatica, e cioè la leggenda secondo cui uno dei metodi per raffreddare il PC è quello di lasciare aperto il case.
Si tratta di una leggenda del tutto falsa.
Se infatti rimuovendo le pareti del case, il Corsair Obsidian 500D RGB SE per esempio, è più facile far arrivare aria fresca alle componenti, è pur vero che arriverà anche la polvere.
Pulire dissipatori e ventole del PC
La polvere è forse l’ospite indesiderato per eccellenza per quanto riguarda le componenti del computer.
Fin quando è appena un velo, non causa nessun effetto, ma potrebbe aumentare e quindi portare a un aumento delle temperature.
In particolar modo, le ventole molto impolverate sono meno efficaci:
- nella gestione del flusso d’aria interno al case, che si sporca;
- nel funzionamento dei dissipatori della CPU e della scheda video.
In entrambi i casi, il risultato è un aumento del calore prodotto o – meglio – una diminuzione del calore dissipato.
Oltre a questo, possono ricoprirsi di polvere anche le prese d’aria del case, impedendo un corretto afflusso negli spazi interni.
Insomma, avrai capito che con la polvere non si scherza, e raffreddare il PC passa anche da una pulizia attenta di queste componenti. 🙂
Per capire se è questo il caso del tuo computer, dovrai innanzitutto:
- spegnerlo e staccare il cavo dell’alimentatore;
- rimuovere i pannelli laterali;
- accedere alla parte interna del case.
A questo punto, puoi procedere alla pulizia delle ventole e delle prese d’aria.
L’operazione va svolta con una certa delicatezza, magari anche con una bomboletta di aria compressa con la quale potrai arrivare anche alle zone meno accessibili. 😉
Cambiare il dissipatore della CPU
In un computer fisso, a generare il maggior calore sono la scheda video e il processore. Se però la prima integra già un dissipatore di calore adeguato alla sua potenza, per la CPU non va proprio così.
I modelli base, come i Core i3 e Core i5 o i Ryzen 5, hanno già una soluzione stock in grado di gestirne le temperature. Al contrario, i processori più potenti non ne hanno uno.
Quale che sia il tuo caso, se ti rendi conto che il tuo processore sviluppa troppo calore per troppo tempo, allora forse è arrivato il momento di cambiare il dissipatore.
Ne esistono di tantissimi tipi ma, in generale, si suddividono in dissipatori:
- ad aria, come quelli stock che trovi nella confezione di una CPU;
- a torre, quasi esclusivamente aftermarket;
- a liquido AIO, o all-in-one, i più performanti.
Scegliere il dissipatore giusto per contenere le temperature del processore non è complesso, ma se vuoi una mano, ti consiglio le due guide sui:
Devi tuttavia considerare che, se il tuo case non ha un buon flusso d’aria oppure se c’è molta polvere, magari il dissipatore della CPU non ha alcun problema.
Come avviene in molti altri casi, spesso i problemi sono causati da più fattori che intervengono tutti insieme. Potrebbe succedere che, risolvendone alcuni, gli altri smettano di essere un ostacolo al funzionamento del computer. 😉
Come raffreddare il PC portatile?
Non soltanto i PC desktop hanno bisogno di un abbassamento delle temperature. Si tratta infatti di un problema che anche i computer portatili presentano, soprattutto per via:
- delle ridotte dimensioni della scocca e delle componenti;
- del minor numero e ampiezza delle prese d’aria e delle ventole;
- della mancanza di un adeguato flusso d’aria.
In tutti e tre i casi, sono caratteristiche costitutive di un laptop, e per questa ragione è necessario capire come raffreddarlo a partire proprio dalle cause.
Nello specifico, possono essere:
- polvere e sporcizia accumulata;
- base d’appoggio del PC;
- applicazioni che mandano la CPU al massimo;
- sistema operativo e hardware non aggiornato.
Agire su questi fattori può certamente aiutare ad abbassare le temperature del portatile. Per uno sguardo approfondito su come fare, ti rimando alla guida su come raffreddare il PC portatile, in cui vengono trattati più in particolare. 😉
Conclusioni
Capire come raffreddare il PC può davvero dare una mano non solo a migliorare le sue prestazioni, ma anche ad aumentarne l’affidabilità nel tempo.
Lo abbiamo visto nel corso di questa guida, analizzando alcune delle principali cause e alcune delle migliori soluzioni. 😉
Queste ultime possono riguardare una pulizia o una gestione migliore dei flussi d’aria, o ancora possono richiedere l’acquisto di nuovi dissipatori oppure di una base di raffreddamento per PC.
Nella maggior parte dei casi, in questo modo avrai risolto il tuo problema e potrai tornare a utilizzare il computer senza preoccupazioni. 🙂
Se invece hai qualche dubbio, scrivimi pure nei commenti!