Se stai cercando un fitness tracker, è probabile che tu abbia già visto diversi modelli, spesso molto simili fra loro. Corpi sottili, schermi colorati, prestazioni tutte in linea: sono queste le caratteristiche più diffuse nelle smartband e che le distinguono dagli smartwatch.
Ci sono però alcuni dispositivi che, pur con qualche limite, assicurano sulla carta un’esperienza decisamente migliore.
Un esempio è la Fitbit Charge 4, smartband con specifiche molto interessanti, di cui ti parlerò in questa recensione completa.
Scorri in basso per leggerla! 😉
Pro:
- GPS, NFC e altimetro integrati
- Leggera e comoda da indossare
- Tracciamento delle attività di alto livello
- Display touch OLED…
Contro:
- … ma in scala di grigi e non a colori
- Autonomia non al massimo
- Caricamento con pinza
Fitbit è un’azienda statunitense che dal 2007 produce dispositivi indossabili, come appunto gli activity tracker e le smartband.
Negli anni, è diventata ormai un brand di riferimento per la wearable technology grazie a qualità, prestazioni e affidabilità dei suoi device.
Il Fitbit Charge 4 rappresenta da questo punto di vista un passo avanti rispetto alle ultime versioni. Nel corso dell’articolo, vedremo quali sono i suoi pro e contro e se vale la pena comprarla. 😉
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Contenuti dell'articolo
Design originale ed ergonomia
Oggi, il design che va per la maggiore per i fitness tracker è quello:
- della Mi Smart Band 6, che poi è molto simile a quello della Band 5 di Amazfit;
- dell’Honor Watch ES, riproposto peraltro anche nella Honor Band 6.
Fitbit Charge 4 va in tutt’altra direzione, preferendo un corpo principale di dimensioni inferiori e ben integrato nella struttura del cinturino.
Le dimensioni sono molto contenute. Il dispositivo misura infatti 35,8 x 22,7 x 12,5 mm e non arriva neanche a 30 grammi di peso. In pratica, non noterai di averlo al polso, soprattutto nelle stagioni fresche, dove si suda di meno. 🙂
Il cinturino è altrettanto leggero e realizzato con una trama molto elegante, nonché disponibile in diversi colori: blu, nero, prugna, granito. Quest’ultima versione ha il braccialetto in tessuto.
Inoltre, il Fitbit Charge 4 è impermeabile all’acqua non solo per le docce o la pioggia, ma anche per le immersioni fino a 50 metri di profondità.
Potrai utilizzare la smartband anche nel nuoto in piscina o al mare. 😉
L’unico consiglio che ti do è di far asciugare bene il cinturino nel caso tu abbia preso quello in tessuto.
Tornando al device in sé, nella parte alta hai il display touch OLED da 1,57 pollici che, come area effettiva, è di circa 1 pollice. in basso, invece, ci sono:
- il sensore per la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la saturazione dell’ossigeno;
- i pin con cui ricaricare la batteria.
Contenuto della confezione
Come da tradizione per i fitness tracker, l’interno della confezione di vendita non brilla certo per abbondanza. Anche per quanto riguarda il modello di Fitbit, dentro la scatola troverai:
- Fitbit Charge 4, smartband;
- cavo di ricarica USB;
- braccialetto;
- manuale.
Due parole sugli accessori presenti. Il cavo di ricarica è “a pinza” e aggancia il dispositivo in modo da ricaricare la batteria tramite i pin metallici.
Non è la più recente delle soluzioni – già la Mi Band 5 ha un cavo magnetico – ma comunque efficace. 🙂
Dentro la confezione in realtà ci sono due braccialetti, taglia Small e taglia Large.
Display OLED e autonomia
Uno dei primi aspetti che colpisce della smart band Fitbit Charge 4 è che il display – di tipo OLED e touchscreen – non è a colori.
Da molti è stato definito come “schermo monocromatico”, ma in realtà la sua resa cromatica è su una scala di grigi.
Anche se inizialmente questa caratteristica può sembrare uno svantaggio, utilizzando il dispositivo ti renderai conto che l’usabilità è molto buona in tutte le condizioni.
Certo, alcuni dei diversi quadranti fra cui puoi scegliere sarebbero molto più visibili con un display a colori, ma si tratta di un “problema” facilmente risolvibile. 🙂
Buona la fluidità di navigazione, anche grazie all’unico pulsante presente in basso, ed è presente il sensore di luminosità ambientale. In pratica, lo schermo regolerà automaticamente la luminosità adatta alle condizioni di luce esterne.
Oltre a questo, con uno schermo a scala di grigi migliora anche l’autonomia della batteria, requisito molto utile se, come vedremo:
- il produttore ha scelto una cassa di spessore contenuto;
- la Fitbit Charge integra un modulo GPS e altri sensori;
- è necessario che il dispositivo sia piccolo e leggero.
Da questo punto di vista, con la batteria al 100% e un utilizzo medio potrai arrivare fino a 7 giorni. Ovviamente, con il GPS sempre attivo dovrai aspettarti una riduzione drastica dell’autonomia, quantificabile in un 5-7% di batteria all’ora.
Non è certo un valore irrisorio, ma c’è da aspettarselo. D’altronde non tutti i fitness tracker – e nessuno nella fascia economica – hanno il GPS integrato e quindi consentono un uso indipendente dallo smartphone.
Fitbit Charge 4 permette di farlo e, come vedremo fra pochissimo, ha anche tante altre funzionalità. 😉
App e feature
Arriviamo al vero piatto forte della smartband prodotta da Fitbit. Oltre al display OLED che, sebbene sia monocromatico, è di ottima qualità, è necessario anche capire:
- come funziona il tracciamento delle attività;
- quali sensori sono presenti;
- com’è l’integrazione con lo smartphone.
Da questo punto di vista, la Fitbit Charge 4 ha:
- il GPS integrato;
- un modulo NFC, in modo da essere utilizzato anche per i pagamenti contactless;
- un altimetro.
Grazie a quest’ultimo, in particolare, potrai misurare anche l’altitudine e avere un quadro molto più definito dell’attività sportiva e fisica che fai. 🙂
In generale, il tracciamento degli esercizi è di qualità elevatissima e – insieme a leggerezza e monitoraggio della salute – rende l’uso della Charge 4 di Fitbit come un compagno nelle attività quotidiane.
Ha una buona fluidità ed è intuitiva anche l’app Fitbit, con tantissime impostazioni e regolazioni con cui potrai personalizzare l’esperienza d’uso della smartband.
Sarà possibile non soltanto tracciare l’attività fisica, ma mantenere i dati in memoria per giorni, così da monitorare ancora meglio i tuoi risultati. 🙂
Già il dispositivo ha una piccola memoria e permette di conservare dati fino a 30 giorni, ma con l’app avrai a disposizione una banca dati più grande.
Buono anche il controllo di Spotify direttamente dal fitness tracker e il collegamento tramite Bluetooth 4.0. Anche quest’ultimo si effettua con l’app Fitbit.
Sono in linea con le alternative, invece, le notifiche dallo smartphone. Anzi, ho apprezzato la vibrazione meno potente, che segnala più che disturbare ogni volta che arriva una nuova notifica. 😉
Conclusioni
La Fitbit Charge 4 è un’ottima smartband di fascia media, con prestazioni di qualità e alcune chicche assenti nelle alternative.
Al netto delle “mancanze” – schermo monocromatico e autonomia a 7 giorni per esempio – ha però il GPS, il modulo NFC e l’altimetro. Tutte e tre questi chip mancano nei fitness tracker economici.
Per il resto, avrai un dispositivo in grado di accompagnarti non soltanto nell’attività fisica ma anche durante il resto della giornata.
Se tuttavia vuoi confrontarlo con i suoi rivali, dai pure un’occhiata all’articolo sulle migliori smartband! 😉