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Frame rate vs refresh rate – Qual è la differenza?

Se sei un appassionato di gaming, sai già che assemblare il PC perfetto non è un compito semplice. Devi bilanciare diverse esigenze e trovare le migliori componenti per il tuo budget che sappiano lavorare bene insieme.

In particolare, assemblare una configurazione da gaming vuol dire prestare attenzione alla scelta della GPU, ossia del processore grafico.

Allo stesso tempo, vuol dire anche scegliere un monitor da gaming adeguato, in grado cioè di esprimere al meglio il lavoro fatto dalla scheda video.

Ma come fare?

In questa guida, vedremo più nello specifico due dei concetti principali del gaming e la loro differenza: frame rate e refresh rate.

Ti spiegherò perché sembrano concetti simili, e per molti lo sono, ma cosa indicano davvero. In questo modo, potrai approcciarti alla tua configurazione da gaming in modo più consapevole e, perché no, scegliere meglio le tue future componenti. 😉

Iniziamo subito! 😉

Frame rate vs refresh rate - Qual è la differenza?

Cos’è il frame rate e a cosa serve

Frame rate è un’espressione che puoi tradurre con “frequenza dei fotogrammi” e indica la frequenza delle immagini statiche in un’animazione o un video.

Infatti, i video e le animazioni che vediamo sullo schermo di un qualsiasi dispositivo non rappresentano il movimento di per sé.

Al contrario, rappresentano una illusione del movimento.

I nostri occhi possono ricavare il movimento di un oggetto guardando una serie di immagini statiche mostrate in rapida successione.

Si tratta di un esperimento che puoi fare anche in autonomia, disegnando una figura statica in diverse posizioni in diversi fogli e poi sfogliandoli velocemente.

Ecco, ciascuno di questi fogli è un fotogramma mentre  la frequenza con cui vengono sfogliati indica il frame rate.

Si tratta di un concetto semplice da comprendere, ma di vitale importanza per la nostra società digitale e, a maggior ragione, per il gaming.

Più alto è il frame rate e più coinvolgente sarà l’esperienza di visione: ciò vale tanto per i film quanto per i videogiochi. Non a caso le migliori schede video sono quelle in grado di produrre più fotogrammi a parità di qualità grafica. 😉

Di norma, l’occhio umano può percepire la realtà compresa fra i 30 e i 60 FPS, ma la verità è che dipende. I film sono girati a 24 FPS e sembrano fluidi, mentre alcuni eSports vanno giocati a 200-300 FPS per riuscire a cogliere tutte le sfumature del movimento.

Ad accomunare tutto ciò è l’importanza del frame rate. Si tratta quindi di un concetto fondamentale nella fruizione di una qualsiasi esperienza digitale, ma che il gaming è riuscito a portare alle sue conseguenze più estreme. 😉

FPS e frame rate

In questo caso la sigla FPS, che già ho richiamato nel paragrafo precedente, non sta tanto per First Person Shooter quanto per Frames Per Second. Tradotto: fotogrammi al secondo.

Si tratta di un’unità di misura della frequenza con cui i fotogrammi si susseguono all’interno di una sequenza, che sia un video o un videogioco.

Concentriamoci un attimo sul gaming, e cerchiamo di capire quali sono gli FPS giusti per videogiocare in modo fluido. E la risposta è: dipende.

Infatti, potremmo considerare relativamente fluido un videogioco che funziona a 30 FPS: 30 fotogrammi sono già sufficienti, eppure spesso non bastano.

Per evitare rallentamenti o immagini poco fluide, è meglio che il frame rate sia di almeno 60 FPS. Molte console da gioco cercano di offrire infatti almeno questo valore con i loro videogiochi, ma su PC è difficile perché riguarda dal lavoro di tutte le componenti.

Inoltre, alcuni videogiochi traggono enormi vantaggi da un numero ancora maggiore di FPS. Gli eSports e i videogiochi competitivi online richiedono una risposta immediata e quindi un movimento più fluido.

Ma non basta una scheda video in grado di produrre più FPS. Serve altro.

Cos’è il refresh rate e a cosa serve

Entra infatti in gioco anche il refresh rate, che puoi tradurre come la frequenza di aggiornamento di un qualsiasi schermo. Anche un monitor da gaming.

Infatti, da un lato la scheda video produce i fotogrammi che costituiscono la base per qualsiasi videogame. Dall’altro lato, invece, questi fotogrammi dovranno essere mostrati da un monitor. Ma come?

La frequenza di aggiornamento indica quante volte in un secondo il tuo monitor aggiorna l’immagine che c’è sullo schermo.

I display infatti non mostrano in modo “continuo” le immagini così come il movimento non è qualcosa di “continuo”. Il movimento è la sequenza di tante immagini statiche e, allo stesso modo, un monitor deve aggiornare le immagini mostrate sullo schermo.

La velocità con cui avviene questo aggiornamento si chiama refresh rate, ed è un parametro importantissimo nel gaming contemporaneo.

Per la maggior parte degli usi, e a maggior ragione in passato, va benissimo una frequenza di aggiornamento di 60 Hz.

Uno schermo che si aggiorna 60 volte in un secondo permette di avere una buona fluidità e di non notare nessuno strano fenomeno nella fruizione.

Ma cosa succede se la scheda video renderizza un videogame con un frame rate di 120 FPS? La tua esperienza è più fluida, ma un monitor da 60 Hz si perde la metà dei fotogrammi: non va bene.

Per questa ragione, i migliori monitor da gaming possono arrivare anche ad avere una frequenza di aggiornamento di 144 Hz o 165 Hz. E ci sono modelli che arrivano anche a 240 Hz o 360 Hz.

Avere una frequenza di aggiornamento elevata vuol dire:

  • migliorare la fluidità delle immagini su schermo;
  • ridurre il lag fra l’azione dei giocatore e la risposta sullo schermo;
  • diminuire l’affaticamento oculare.

Il refresh rate è quindi fondamentale nell’esperienza di gaming, per quanto non sia la sola caratteristica da considerare nella scelta di un monitor.

Anche il tempo di risposta è importante: qui trovi un approfondimento per saperne di più. 😉

Trovare la frequenza di aggiornamento del monitor

Per sfruttare al massimo la frequenza di aggiornamento del tuo monitor da gaming, o capire quali sono i suoi limiti, è necessario trovarla.

In generale, dovrai andare nelle impostazioni del sistema e poi in quelle dello schermo, entrando nella finestra relativa alle impostazioni avanzate. Qui potrai consultare il refresh rate del monitor, che si misura in Hertz.

Il mio consiglio è però quello di visualizzare il valore, ed eventualmente impostarne uno diverso, dal pannello di controllo della scheda video.

In questo modo sarà possibile vedere questo parametro insieme agli altri valori essenziali per una buona esperienza di gaming. 😉

Per approfondire, ti consiglio un’occhiata alla guida su come trovare la frequenza di aggiornamento.

Frame rate vs refresh rate: la differenza

Dalla descrizione fatta sin qui, avrai già intuito qual è la differenza tra frame rate e refresh rate. Entrambi hanno a che fare con i fotogrammi di una sequenza, ma in modo rispettivamente diretto e indiretto.

Se il frame rate indica quanti fotogrammi ci sono in un secondo, il refresh rate indica quante volte un monitor aggiorna l’immagine a schermo.

Nel primo caso, un frame rate di 60 FPS indicherà una sequenza composta da 60 fotogrammi al secondo. Nel secondo caso, un refresh rate di 60 Hz indicherà 60 aggiornamenti del monitor al secondo.

Se i due valori coincidono, nessun problema. E se invece sono diversi?

Dal momento che entrambi i parametri hanno a che fare con l’intera esperienza, allora entrambi possono influire sulla resa delle immagini.

Una frequenza dei fotogrammi troppo bassa risulterà in una fluidità ridotta, mentre una frequenza di aggiornamento troppo bassa porterà alla perdita di fotogrammi già creati dalla GPU.

Allo stesso tempo, non basta scegliere una scheda video in grado di produrre tanti FPS né scegliere un monitor in grado di aggiornarsi centinaia di volte al secondo.

Entrambe le componenti devono lavorare insieme: entrambi i parametri devono essere alti allo stesso modo 

I problemi

La visualizzazione migliore di un videogioco, e quindi la migliore esperienza possibile, si ottiene quando FPS e Hertz sono allo stesso livello.

In pratica, si ottiene quando il frame rate ha lo stesso valore del refresh rate: 60 FPS con 60 Hz, 120 FPS con 120 Hz, e così via.

Una discrepanza tra FPS e Hertz può infatti causare fastidiosi fenomeni che possono rovinare la fruizione del videogioco. In particolare parliamo di:

  • Tearing

Si tratta di un fenomeno che avviene quando la GPU produce più fotogrammi al secondo rispetto a quante volte lo schermo si aggiorna.

Con un frame rate più veloce e un refresh rate più lento, il fenomeno del tearing consiste in un fotogramma “strappato”. In pratica, l’immagine è divisa fra una o più scene.

  • Stuttering

Si tratta di un fenomeno che avviene quando la GPU produce meno fotogrammi al secondo rispetto a quante volte lo schermo si aggiorna.

In questo caso abbiamo un refresh rate più veloce e un frame rate più lento, con possibilità di stuttering. In pratica, uno stesso fotogramma può rimanere sullo schermo più a lungo del normale.

Le soluzioni

Per risolvere questo problema, negli anni è stata introdotta una tecnologia chiamata adaptive sync, ossia sincronizzazione adattiva.

In pratica, una scheda video e un monitor da gaming collaborano perché il valore del refresh rate corrisponda sempre al valore del frame rate.

Come puoi immaginare, quindi, si tratta di una tecnologia che sincronizza i due parametri adattando gli Hertz ai frequenti cambiamenti degli FPS. 😉

Ad oggi le due principali tecnologie sono:

  • AMD FreeSync, ossia una funzionalità software open source sviluppata da AMD e compatibile con le schede video Radeon e con le schede video Nvidia;
  • Nvidia G-Sync, ossia una funzionalità hardware proprietaria sviluppata da Nvidia e compatibile con le schede video GeForce, ma non con quelle Radeon.

Come puoi vedere, si tratta di due approcci differenti che presentano vantaggi e svantaggi, pro e contro. Per approfondire, qui trovi la guida sulla differenza tra FreeSync e G-Sync. 😉

Conclusioni

Frame rate e refresh rate sono due concetti estremamente diversi fra loro, a prescindere da quanto vengano considerati simili.

Eppure, entrambi sono fondamentali nel gaming e nell’esperienza dell’utente. Da un lato, il frame rate indica la qualità nella produzione di fotogrammi; dall’altro, il refresh rate indica la qualità nella presentazione dei fotogrammi.

La discrepanza fra i due parametri può portare, come abbiamo visto, a spiacevoli fenomeni che inficiano la tua esperienza.

Le soluzioni sono però a portata di mano, a patto di saper scegliere con cura sia la scheda video sia il monitor da gaming. 😉

Se hai dubbi o cerchi un consiglio, scrivi pure un commento qui sotto. Per saperne di più, ti rimando agli approfondimenti:

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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