Fino a qualche tempo fa, se cercavi un SSD con cui sostituire il tuo vecchio Hard Disk sapevi individuare subito i modelli più indicati.
Certo, dovevi prestare attenzione alle caratteristiche hardware – controller, memoria DRAM, cache SLC e così via – ma potevi riconoscere subito un’unità SSD.
Oggi la situazione è un po’ cambiata, e scegliere un nuovo Solid State Drive per il tuo computer ti mette davanti tantissime sigle.
SATA, M.2, PCIe e NVMe sono soltanto alcune di esse, e per questo vale la pena fare un po’ di chiarezza su quelle più utilizzate.
Nella guida che stai per leggere, ti mostrerò qual è la differenza fra M.2 e NVMe e cosa significano nel concreto.
Sei pronto? Iniziamo! 😉
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Oltre gli SSD da 2,5 pollici
Il tradizionale formato da 2,5 pollici, comune per HDD e SSD, era abbastanza semplice da individuare. Si trattava di un parallelepipedo che misurava circa 10 x 7 x 0,7 centimetri e che quindi era perfetto per occupare meno spazio:
- nei computer portatili;
- nel case di un PC desktop.
In quest’ultimo caso, l’installazione era abbastanza semplice e consisteva nel:
- montare l’unità all’interno del case;
- connettere il cavo dati SATA alla scheda madre e al nuovo SSD;
- connettere il cavo di alimentazione SATA all’alimentatore e alla memoria.
Una piccola curiosità: se misuri un Hard Disk o un SSD da 2,5 pollici, questa lunghezza non spunta da nessuna parte.
Infatti, convertendola in centimetri ottieni circa 6,3 cm, che sono ben lontani dai 7 cm di larghezza di un’unità come i Samsung 870 QVO.
In realtà, 2,5 pollici e 3,5 pollici – nel caso degli Hard Disk per NAS, per esempio – indicavano il diametro dei dischi meccanici all’interno degli HDD. Negli anni, la denominazione ha cominciato a essere utilizzata per indicare il form factor e, da lì, ha poi indicato anche gli SSD.
Come però saprai, questi ultimi non hanno parti meccaniche e anzi funzionano con memorie V-NAND. 😉
Questa breve introduzione serve per capire la rivoluzione che ha portato a introdurre gli SSD M.2 e gli SSD NVMe. Vediamoli nel dettaglio!
Cosa vuol dire SSD M.2
Per entrare nel particolare, quando si parla di un SSD da 2,5 pollici si intende un formato:
- simile a quello degli HDD con disco rigido da 2,5 pollici;
- che si collega al computer tramite interfaccia SATA o Serial ATA.
Negli ultimi anni, è stato sviluppato un nuovo form factor, di dimensioni più contenute, che viene chiamato M.2.
Un SSD M.2 come il Crucial P5 misura 22 mm in larghezza e 80 mm in lunghezza, e per questo viene definito come M.2 2280. Già così lo spazio occupato è decisamente inferiore rispetto ai tradizionali SSD da 2,5 pollici, ma esistono anche misure inferiori.
Quando incontri su Amazon o su altri store sigle come SSD M.2 2230, 2242, 2260, 2280 o 22110, questi numeri vogliono dire proprio questo:
- il 22 si riferisce alla larghezza dell’SSD;
- le due cifre seguenti fanno riferimento alla lunghezza del drive di memoria.
Come installare SSD M.2
Quest’ultimo valore è importante perché ti dice dove potrai installare il tuo nuovo SSD. Infatti, le unità di memoria M.2 vanno montate direttamente sulla scheda madre, in corrispondenza degli slot dedicati.
Di norma, tutte le schede madri disponibili oggi hanno almeno uno slot M.2, con diverse lunghezze compatibili. Quella più comune è da 80 mm, come puoi vedere nella lista dei migliori SSD PCIe NVMe. 😉
Per procedere all’installazione, dovrai inserire la parte del tuo SSD con i pin dorati all’interno dello slot. Poi, potrai:
- fissare l’unità con una vite, solitamente presente nel bundle della scheda madre;
- apporre anche un dissipatore di calore.
Come puoi vedere, si tratta di una procedura infinitamente più semplice rispetto al collegamento di un SSD da 2,5 pollici. Non solo hai meno cavi da gestire, ma ti basta inserire l’SSD M.2 e fissarlo con la vite per iniziare a utilizzarlo! 😉
Per capire meglio la procedura nel dettaglio, dai pure un’occhiata alla guida su come installare un SSD M.2. 😉
Ma se M.2 rappresenta il form factor, allora cosa vuol dire NVMe?
Cosa sono gli SSD NVMe?
Acronimo per non-Volatile Memory Express, la sigla NVMe indica un protocollo di trasferimento specificamente progettato per gli SSD.
Laddove la sigla M.2 identifica il form factor, quindi, NVMe rappresenta il modo in cui i dati vengono trasferiti da e per le memorie a stato solido.
Per comprendere bene la distinzione, immagina un SSD come il Kingston A400:
- ha un formato da 2,5 pollici;
- utilizza un’interfaccia SATA;
- si serve del protocollo AHCI per il trasferimento.
Al contrario, un modello come il WD Black SN750 invece:
- ha un formato M.2 2280;
- utilizza l’interfaccia PCI-Express;
- si serve del protocollo NVMe per il trasferimento.
Ne consegue che queste unità di ultima generazione vengono indicate come SSD M.2 PCIe NVMe. Ma a cambiare non sono soltanto le sigle di riferimento.
Infatti, se un SSD SATA da 2,5 pollici non può trasferire file a velocità maggiori di 540-560 MB/s, quelli che utilizzano il protocollo NVMe possono arrivare anche a 3200-3400 MB/s.
Si tratta in pratica di velocità fino a sei volte superiori! 😉
SSD PCIe NVMe: come capire se sono compatibili
Sebbene siano indubbiamente più veloci, i nuovi SSD non sono compatibili con tutti i sistemi e le configurazioni. Con un modello SATA da 2,5 pollici, ti basta collegare i due cavi – dati e alimentazione – e iniziare a utilizzare la tua unità.
Con gli SSD PCIe NVMe, invece, prima di un acquisto dovrai verificare che:
- la tua scheda madre possieda uno slot M.2;
- la misura corrisponda a quella del modello che hai scelto;
- lo slot M.2 sia compatibile con l’interfaccia PCI-Express;
- la versione PCIe del nuovo SSD sia supportata dalla scheda madre.
In particolare, la versione più comune è al momento il PCI-Express 3.0. Esistono ancora SSD più datati che utilizzano il 2.0, mentre sono via via sempre più diffusi i nuovi PCIe 4.0.
Se vuoi saperne di più e capire anche quali sono gli altri fattori a cui prestare attenzione, dai pure un’occhiata alla guida su come scegliere un SSD. 😉
Se invece vuoi buttarti direttamente sulla scheda madre, qui trovi le migliori per CPU Intel e AMD!
SSD M.2 vs NVMe: la differenza conta
La risposta secca alla domanda su qual è la differenza fra M.2 e NVMe è che sono due cose diverse. La prima riguarda il form factor di un SSD, la seconda il protocollo di trasferimento.
A voler andare un po’ più in profondità, tuttavia, è bene fare attenzione ad alcuni elementi.
Innanzitutto, non tutti gli SSD M.2 sfruttano l’interfaccia PCI-Express e il protocollo NVMe. Ci sono dei modelli, come per esempio sempre il Kingston A400, che prevedono versioni M.2.
Dovrai quindi montarli direttamente sulla scheda madre, ma non potrai contare sulle velocità superiori. Infatti, funzionano con l’interfaccia SATA e quindi non andranno mai oltre i 6 Gbps.
Dire M.2 non equivale pertanto a dire NVMe. Anche se nella maggior parte dei casi sarà così, è bene fare attenzione alla tipologia di SSD a cui sei interessato, anche grazie alle recensioni dei singoli modelli. 😉
Conclusioni
Come hai visto nel corso dell’articolo, M.2 e NVMe sono due sigle che si riferiscono a due parametri diversi, entrambi importanti.
Nella maggior parte dei casi, non avrai problemi: il formato M.2 è infatti legato strettamente con il protocollo NVMe e con l’interfaccia PCIe.
Tuttavia, in alcuni casi ti tornerà utile saper distinguere fra le due definizioni e scegliere i migliori SSD per te! 😉
Se invece dovessi avere qualche dubbio, scrivimi pure nei commenti!
Ho un notebook HP Pavilion x360 convertibile da 14 pollici,
Monta un SSD M.2 da 128GB. Vorrei sostituirlo con uno Nvme, però non riesco ad avere la certezza che la scheda madre supporti i NVme. La sigla esatta del mio
notebook è 14-ba003nl.
Dove posso trovare questa informazione?
Ciao Antonio,
puoi controllare sul sito ufficiale di HP relativo al tuo Pavilion.
Buona giornata
Ciao Matteo. Se “M.2” PUO’, ma non necessariamente DEVE, includere anche NVMe, (quindi non sono alternativi) come si fa a sapere se un modulo M.2 usa il protocollo NVMe o quello ACHI SATA? Se devo usare un M.2 tramite adattatore SATA o mSATA, perché non ho slot M.2, come faccio a sapere se viene visto e se da li posso fare il boot? Grazie
Buongiorno Daniele,
il metodo più veloce è verificare quante tacche sono presenti sulla parte dell’unità SSD M.2 con i pin. Se c’è soltanto una tacca, allora è NVME, se invece le tacche sono due allora è SATA.
Buona giornata
Salve Matteo, faccio parte di quella generazione che ormai ha i capelli bianchi. Ho avuto modo di leggere il tuo articolo e oltre a sottolineare la chiarezza e la facilità di comprensione con cui è scritto, ci tengo a sottolineare un altro aspetto che ritengo di grande importanza: L’attitudine.
Questa capacità, sempre importante in ogni tempo, ma non facile a trovarsi per una serie di continzenze che si incontrano, lo è tanto di più in questo tempo storico.
Costituisce un “ponte” tra il passato e l’oggi, permettendo non solo alle informazioni, ma all’esperienza attraverso l’empatia di viaggiare in entrambe le direzioni, portando la ricchezza che ognuno ha, ad incontrare l’altro.
Attraverso la legge “dell’esponente” il vantaggio che entrambi hanno è molto grande, ma non solo, è un servizio che si espande a tutto il sociale nutrendo il seme della collaborazione, dell’interdipendenza, dell’unione.
Sembra poca cosa, ma è dalla semplicità dei gesti quotidiani che nasce l’incontro anziché lo scontro.
L’incontro delle generazioni è il preludio di una nuova umanità che cresce.
Grazie dell’articolo e grazie per il tuo “Essere”
Antonino
Buongiorno, grazie della spiegazione, ha notizie di problemi con la clonazione di SSD NVME usando Acronis?
Buongiorno Claudio,
io lo utilizzo abitualmente e non ho problemi.
Buona giornata.
Ciao Matteo, ho soltanto 78 anni e in questo campo non ho mai finito di imparare, specialmente da voi giovani. Ho un notebook HP intel i5, – 2,5 MHz di ottava generazione con 2 HD SATA3 di serie dalla fabbrica. 1 SSD 250 Gb per l’OS e l’altro un HD meccanico da 1 Tb per i DATI. Volevo sapere se tramite adattatori li posso sostituire con 2 HD SDM2 o NVMe, sempre 1 per l’OS e l’altro per i DATI o se invece corro il rischio di provocare guai, grazie.
Buongiorno Sergio,
nessun problema, siamo qui apposta noi. 😀
Installare un hard disk NVMe su un computer del genere, non serva praticamente a nulla se non a spendere più soldi del dovuto, poiché il PC non sarà in grado di sfruttare appieno le funzionalità della memoria nuova.
Opterei per sostituirli con un SSD classico, ad esempio un SSD Samsung 870 EVO, che è più che sufficiente