TBW è una sigla che significa TeraBytes Written e identifica la durata teorica media di un SSD.
Nello specifico, stabilisce la quantità di dati che è possibile scrivere sul drive a stato solido prima che possano insorgere problemi.
Ma da cosa dipende il valore dei TBW in un SSD? A quanto corrisponde una durata espressa in TBW e davvero c’è da preoccuparsi?
Vediamolo nel dettaglio! 😉
TBW e durata degli SSD
La principale differenza fra vecchi Hard Disk e nuovi SSD riguarda la mancanza, nei secondi, di qualsiasi componente di tipo meccanico.
Se infatti i primi sono definiti dalla presenza di un disco rigido che ruota e una testina che legge e scrive, i secondi sono composti da memorie NAND Flash.
Per stabilire quindi la durata teorica degli SSD, sono diversi i parametri da considerare:
- cicli di P/E, ossia cicli di Program ed Erase per ciascuna cella di memoria;
- parametro MTBF, Mean Time Between Failures, dato dalla somma del MTTF, Mean Time To Failure, e del MTTR, Mean Time To Repair;
- valore TBW, TeraBytes Written.
Nello specifico, i cicli di P/E indicano il numero di volte in cui potrai scrivere e cancellare l’informazione su ciascuna cella di memoria.
Per fortuna, però gli SSD dispongono di una tecnologia definita Wear Leveling, letteralmente “livellamento dell’usura”.
Il suo obiettivo è quello di “usurare” tutte le celle di memoria allo stesso modo, così da rendere più omogenea la durata dell’unità.
Si inserisce in questa logica il valore dei TBW, che riesce a dare un’idea più chiara della quantità di dati che potrai scrivere sul tuo SSD in modo sicuro e senza rischi di incontrare malfunzionamenti.
Ora, i modelli più economici hanno TBW piuttosto bassi se comparati ai migliori SSD. Considera però che con un valore di 150 TBW, per esempio, potrai scrivere 15 GB di dati su un SSD per 30 anni. 😉
Conclusioni
Come hai visto, i TBW sono un parametro da considerare attentamente quando scegli un SSD, ma senza ricorrere ad allarmismi.
In quanto misura dell’usura di un SSD, si tratta di un parametro che è il risultato di diverse valutazioni da parte dei produttori.
Spesso, inoltre, è valutato in modo piuttosto prudente e puoi anche non preoccuparti per l’uso quotidiano dei tuoi SSD. 😉
Per saperne di più e approfondire l’argomento, qui trovi due approfondimenti su come funziona un SSD in dettaglio e sulle tipologie di memorie NAND Flash degli SSD.
Se invece ne stai cercando uno, ti consiglio le guide sui:
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