VRM è un acronimo che sta per Voltage Regulator Module, letteralmente Modulo Regolatore di Tensione.
I VRM sono una parte fondamentale di tutte le schede madri, perché si occupano di fornire alle sue componenti il voltaggio ideale per il loro funzionamento.
Nei prossimi paragrafi, vedremo proprio come funzionano i VRM, da quali parti sono composti e perché sono importantissimi per ogni computer. 😉
Sei pronto? Iniziamo subito! 😉
Come funzionano i VRM
Quando scegli un alimentatore per il tuo PC, dovrai tenere in considerazione caratteristiche diverse e selezionare quelle che meglio rispondono alle tue esigenze.
Tutti gli alimentatori per computer, tuttavia, hanno un elemento in comune: forniscono corrente continua a 12 V alla scheda madre.
Ogni componente integrata o montata sulla scheda madre, il processore o la RAM per esempio, non ha bisogno di un voltaggio così alto.
I VRM hanno proprio il compito di regolare la tensione in arrivo e fornire quella adatta alle diverse componenti del computer. 🙂
Nello specifico, i VRM di una scheda madre si basano sulla conversione di Corrente Continua in altra Corrente Continua. Di solito, questa funzione si indica con l’espressione “Convertitore DC-DC”, ovvero Direct Current to Direct Current.
Se per esempio la CPU ha bisogno di 1,2 V o 1,25 V – valore che potrai impostare anche entrando nel BIOS – sarà compito dei VRM regolare il voltaggio per arrivare a quello richiesto.
Da questo punto di vista, i due principali produttori di CPU e chipset adottano sistemi abbastanza differenti.
Da un lato, AMD funziona con una sezione unica per il southbridge del processore e per la GPU integrata. In questo caso, si parla soltanto di VRM.
Dall’altro lato, Intel suddivide i VRM in:
- VGPU, quelli per la GPU integrata nei suoi processori;
- VCCIO, dedicati al Memory Controller;
- VCCSA, i VRM del System Agent utili nella gestione dell’overclock.
Non dimenticare, inoltre, che anche la memoria RAM ha i suoi VRM. Ma dal momento che gestiscono tensioni inferiori e, soprattutto, inferiori temperature, non sono così facili da notare sulla scheda madre. 😉
Come sono composti i VRM
Al contrario, i VRM che gestiscono la corretta alimentazione per la CPU si notano eccome sul circuito stampato. Tuttavia, non si tratta di qualcosa di simile a una scatola nera, un corrispettivo dell’alimentatore o cose del genere.
In realtà, i VRM sono suddivisi in diverse componenti:
- MOSFET, ovvero i piccoli chip attorno all’area del processore, che si occupano di erogare la corrente necessaria alla CPU;
- Chokes, o induttanze, cioè i piccoli quadratini vicino ai MOSFET, il cui compito è stabilizzare la corrente in arrivo opponendo resistenza ai 12 V forniti dall’alimentatore;
- Condensatori, i piccoli cilindri vicini a MOSFET e Chokes, che fungono da serbatoio temporaneo per la corrente, così da proteggere le componenti da improvvisi picchi.
A regolare il funzionamento delle diverse parti di un VRM, è il controller PWM. Acronimo per Pulse Width Modulation, è lui che:
- comunica agli altri componenti qual è la tensione da erogare per la CPU;
- regola l’accensione e spegnimento costante dei MOSFET.
In generale, quindi, il controller PWM determina quali sono le fasi che la scheda madre può gestire.
Conclusioni
Sebbene possano sembrare un topic molto complesso da comprendere, i VRM sono una parte fondamentale e integrante di ogni scheda madre.
Certo, non sono l’unico parametro da considerare quando ne scegli una, ma sono senza dubbio uno dei più importanti.
A stabilire la qualità dei VRM sono i suoi singoli componenti, il numero di fasi ma anche la qualità del controller PWM. Dovrai considerare anche queste nella tua scelta. 🙂
Se stai cercando una scheda madre, ti consiglio un’occhiata alla guida sulle migliori schede madre per PC! 😉
Sono suddivise per fascia di prezzo e a seconda che abbiano chipset Intel o AMD. Per qualsiasi dubbio, invece, scrivimi pure nei commenti!