L’impedenza indica la resistenza di un circuito elettrico al passaggio di corrente alternata: a un valore basso corrisponde una minore resistenza, e viceversa.
Si tratta di un importante parametro da considerare nella scelta delle cuffie audio, insieme alla risposta in frequenza e alla sensibilità.
Ma a cosa serve davvero l’impedenza? Cosa indica?
E soprattutto: è meglio orientarsi su cuffie con un’impedenza alta o un’impedenza bassa?
Scorri in basso per scoprirlo! 😉
Impedenza: a cosa serve?
Misurata in Ohm, l’impedenza ti permette di capire quanta resistenza opporrà il circuito presente nelle cuffie al passaggio della corrente elettrica.
Valutare questo parametro dà un’idea di quanta potenza servirà a una sorgente audio – come uno smartphone, un tablet, un portatile, etc – per far suonare correttamente un paio di cuffie.
Infatti, quando colleghi un dispositivo a un output (le cuffie), il primo invia la traccia da riprodurre sotto forma di segnali elettrici.
Questi verranno convertiti in segnale audio e ti consentiranno di ascoltare la musica o qualsiasi altro file tu voglia riprodurre.
Se il valore dell’impedenza è alto, servirà una maggiore potenza per contrastare la resistenza del circuito elettrico.
Viceversa, con un’impedenza bassa la potenza necessaria sarà inferiore. 🙂
Quando scegli delle cuffie, quindi, dovrai anche valutare questo parametro, e vale lo stesso anche quando scegli delle casse audio Bluetooth.
In generale, sono da preferire i dispositivi con un valore basso se prevedi di utilizzarli con lo smartphone e altre sorgenti portatili. Al contrario, puoi scegliere dispositivi con un valore alto quando l’uso è con strumenti di maggiore qualità.
Ma perché?
Impedenza alta o impedenza bassa?
Uno smartphone – ma il discorso si può fare per tutte le sorgenti audio dotate di batteria – non può inviare alle cuffie un segnale elettrico con una grande potenza.
Di conseguenza, se utilizzi cuffie a impedenza alta con uno smartphone, queste opporranno maggiore resistenza. Di conseguenza, la riproduzione sarà di qualità inferiore e avrà un volume più basso.
Per tutti questi dispositivi, ti consiglio cuffie con impedenza uguale o inferiore ai 32 Ohm, valore facilmente gestibile da uno smartphone e simili. 🙂
Esempio sono le JBL LIVE 650BTNC, un modello tutt’altro che economico o anche le Sony MDR-RF855RK con impedenza a 36 Ohm.
Per valori di molto superiori ai 32 Ohm, un dispositivo portatile potrebbe non bastare per amplificare correttamente il suono. In alcuni casi avrai dei buoni risultati, in altri invece non è detto.
Per questa ragione, le cuffie con impedenza alta sono più indicate:
- per gli studi di registrazione;
- per i professionisti, come i Dj;
- se sei un audiofilo e possiedi un buon impianto audio.
In particolare, di solito le cuffie con impedenza alta sono associate a una maggiore qualità del suono in uscita.
Opponendo una maggiore resistenza alla corrente elettrica, infatti, riescono a “ripulire il segnale” e offrirti una riproduzione migliore e un volume più alto.
Per l’uso quotidiano, invece, non devi preoccuparti molto.
Uno smartphone o un portatile sono perfettamente in grado di garantire comunque una buona esperienza di ascolto.
Come avrai capito, tutto dipende dall’uso che farai delle cuffie prescelte. 😉
Conclusioni
L’impedenza è uno dei parametri principali che entrano in gioco nella scelta delle migliori cuffie ma, come ti dicevo più in alto, non è l’unico.
Da una parte, infatti, c’è anche la risposta in frequenza che ti dice come verranno riprodotte le frequenze in uscita.
Dall’altra, la sensibilità che indica in Decibel quanto potrai aumentare il volume senza perdite significative di definizione.
Se hai qualche dubbio sull’impedenza e su quale cuffia o cassa scegliere, scrivimi pure nei commenti.
Se invece hai bisogno di farti un’idea più specifica di cosa offre il panorama audio in questo momento, dai un’occhiata alle guide dedicate alle: